L’attività di protesica con il Mako Rio è iniziata nel 2011. Questa innovativa tecnologia è impiegata per pazienti affetti da grave artrosi, una condizione che limita la deambulazione e compromette le attività quotidiane.
L’Ortopedia del Policlinico Abano di Abano Terme ha raggiunto un traguardo significativo: 1.500 pazienti sono stati operati al ginocchio utilizzando la tecnica robotica Mako Rio. Questa innovativa tecnologia è stata impiegata per pazienti affetti da grave artrosi, una condizione che limita la deambulazione e compromette le attività quotidiane. La struttura sanitaria, situata nella Regione Veneto, vanta una delle casistiche più ampie d’Italia in questo settore.
Il reparto di Ortopedia II – Chirurgia del Ginocchio, diretto dal dottor Emanuele Furlan, utilizza il sistema Mako Rio dal 2011. Questo sistema, importato dagli Stati Uniti, consente interventi di protesi mono-compartimentali (sostituzione di una sola parte dell’articolazione danneggiata) o totali di ginocchio. È particolarmente efficace per i pazienti con grave artrosi, poiché riduce il tessuto osseo coinvolto e offre un recupero più rapido rispetto alla tecnica manuale. La pianificazione dell’intervento avviene tramite una Tac tridimensionale, e il chirurgo può programmare virtualmente il posizionamento ottimale della protesi per ripristinare la cinematica del ginocchio. Durante l’operazione, un sistema di telecamere a infrarossi guida il chirurgo nell’installazione precisa della protesi, riducendo il sanguinamento e migliorando il controllo del dolore post-operatorio.
Questi risultati sono stati oggetto di numerose pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali, dimostrando l’efficacia e l’importanza di questa tecnologia avanzata nel campo dell’ortopedia.
La pianificazione dell’intervento ortopedico al ginocchio è un processo cruciale per garantire risultati ottimali. Ecco come si svolge:
- Valutazione clinica del paziente: Il chirurgo valuta attentamente il paziente, considerando la sua storia clinica, i sintomi e i risultati di esami diagnostici. Questo aiuta a determinare se l’intervento chirurgico è appropriato e quale tipo di protesi sarà necessario.
- Acquisizione di una TAC tridimensionale: Una volta stabilita la necessità di un intervento, si procede con l’acquisizione di una tomografia computerizzata (TAC) tridimensionale del ginocchio. Questo fornisce una visione dettagliata dell’articolazione e aiuta il chirurgo a pianificare l’intervento.
- Pianificazione virtuale: Utilizzando software specializzati, il chirurgo può programmare virtualmente il posizionamento ottimale della protesi. Questo tiene conto della cinematica del ginocchio e mira a ripristinare la funzionalità articolare.
- Sala operatoria: Durante l’intervento, il paziente viene posizionato in sala operatoria. Qui, un sistema di telecamere a infrarossi si interfaccia con sensori posizionati sul ginocchio del paziente.
- Collocazione della protesi: Il chirurgo utilizza il modello virtuale per collocare la protesi nel modo desiderato. Questo processo è guidato dalle telecamere a infrarossi e consente di riprodurre fedelmente il piano preimpostato.
- Fresatura per l’alloggio della protesi: Utilizzando un braccio guidato dal software, il chirurgo effettua la fresatura necessaria per l’alloggio della protesi. Questo passaggio è essenziale per garantire una corretta stabilità e funzionalità dell’articolazione.
- Cementazione della protesi: Una volta posizionata correttamente, la protesi viene cementata nell’osso. Questo assicura una solida connessione tra la protesi e l’osso circostante.
- Sutura per strati dei tessuti: L’intervento si conclude con la sutura dei tessuti. Questo permette al paziente di iniziare il recupero funzionale poco dopo l’operazione.
In media, l’intervento dura circa un’ora, a seconda del tipo di impianto (totale o monocompartimentale). La metodica Mako Rio, utilizzata presso il Policlinico Abano, offre numerosi vantaggi, tra cui il risparmio di tessuto osseo e un recupero più rapido.
I vantaggi dell’impianto di protesi tramite il sistema robotico Mako Rio sono notevoli.
- Precisione superiore: Rispetto alla tecnica manuale, il sistema robotico offre un’accuratezza maggiore. Il chirurgo può posizionare la protesi in modo più preciso, garantendo una migliore funzionalità articolare.
- Trattamento mini-invasivo: Il Mako Rio consente un trattamento mini-invasivo. Ciò significa che si riducono i tempi di recupero post-operatorio, i giorni di ricovero e il periodo necessario per riprendere la mobilità. Questo è un grande vantaggio per i pazienti.
- Minore sanguinamento: Durante l’intervento e nel periodo post-operatorio, il sanguinamento è ridotto grazie all’uso del sistema robotico. Questo contribuisce a una migliore gestione del paziente.
- Controllo del dolore: Il Mako Rio offre un miglior controllo del dolore dopo l’operazione. Questo è fondamentale per il comfort del paziente durante la fase di recupero.
- Degenza breve: I pazienti trascorrono solo due o tre giorni in ospedale dopo l’intervento. Questo è possibile grazie alla precisione del sistema robotico e alla minore invasività dell’approccio chirurgico.
- Riabilitazione precoce: Per raggiungere un’ottimale autosufficienza, è prevista una riabilitazione fisioterapica precoce. Questo aiuta i pazienti a tornare rapidamente alle normali attività quotidiane.
Il reparto di Ortopedia II – Chirurgia del Ginocchio, fondato nel 1994 dal dottor Roberto Nardacchione e ora guidato dal senior consultant, si occupa di una vasta gamma di patologie legate al ginocchio. Tra queste ci sono lesioni meniscali, problemi legamentosi, artrosi e deviazioni assiali. Un team di ortopedici esperti, tra cui Mattia Berti, Fabrizio De Nardi, Alberto Girotto, Guido Maritan e Federico Roman, lavora insieme per offrire cure di alta qualità ai pazienti.









