L’ospedale di Comunità dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar: un nome che risuona di speranza e impegno. Questa mattina, lunedì 20 maggio, l’assessore regionale alla Sanità e Servizi Sociali, Manuela Lanzarin, ha ufficialmente inaugurato questa nuova struttura, situata all’interno della Cittadella della Carità. Ventiquattro posti letto, un rifugio per coloro che, pur avendo superato la fase acuta della malattia, non sono ancora pronti a rientrare a casa.
Un Passo Verso la Continuità Assistenziale
L’ospedale di Comunità di Negrar rappresenta un passo importante per migliorare la continuità assistenziale. In un mondo in cui la salute è spesso una corsa contro il tempo, questa struttura offre un supporto adeguato ai pazienti in fase di recupero. Si trova al terzo piano di Casa Nogarè, una delle tre strutture residenziali extra-ospedaliere della Cittadella della Carità. Qui, la cura si fonde con l’umanità, e la speranza si materializza in stanze accoglienti e volti premurosi.
Vicinanza e Solidarietà
L’ospedale di Comunità è vicino all’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria, un istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) specializzato in malattie infettive e tropicali. Questa vicinanza non è solo geografica, ma anche di intenti. Qui, la condivisione di conoscenze e risorse è una realtà quotidiana. I pazienti possono accedere rapidamente a servizi diagnostici e terapeutici specialistici, e le urgenze sono gestite con tempestività. La solidarietà tra queste due strutture è un faro di speranza per chi attraversa momenti difficili.
Flessibilità per le Famiglie
I familiari dei pazienti possono stare accanto ai loro cari senza limitazioni di orario. Questa flessibilità è un segno tangibile di impegno verso l’umanità. Le visite, le parole di conforto e gli abbracci non conoscono orari. Qui, il tempo si piega alla compassione, e la presenza dei familiari è parte integrante del processo di guarigione.
Una Risposta ai Bisogni della Popolazione
L’ospedale di Comunità di Negrar è parte di una programmazione regionale che ha attivato finora 1.400 posti, con l’obiettivo di arrivare a circa 1.900. Questo è un passo importante per rispondere ai bisogni di salute e assistenza della popolazione. La salute non è solo una questione di cure mediche, ma anche di vicinanza, comprensione e supporto reciproco.
In questo luogo, la speranza si fa concreta, e la cura si trasforma in un abbraccio.
Taglio del Nastro
Alla cerimonia inaugurale, molto affollata, si sono radunate le autorità e i vertici dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar. Un momento solenne, carico di significato, che ha visto la partecipazione del prefetto di Verona, Demetrio Martino, del sindaco di Negrar di Valpolicella, Roberto Grison, e di altri importanti rappresentanti istituzionali.
L’assessore regionale alla Sanità e Servizi Sociali, Manuela Lanzarin, ha tagliato il nastro, simbolo di un nuovo inizio. Ma chi sono i veri protagonisti di questa storia? Sono i professionisti che lavorano ogni giorno per garantire cure di qualità ai pazienti. Il direttore generale dell’Ulss 9, Patrizia Benini, e il direttore amministrativo, Denise Signorelli, sono tra coloro che hanno contribuito a rendere possibile questo progetto.
I carabinieri, guidati dal comandante provinciale Francesco Novi, hanno presidiato l’area, garantendo la sicurezza e l’ordine. La Compagnia di Caprino, rappresentata dalla comandante Lucrezia Limodio, e la stazione di Negrar, guidata dal comandante Nico Bernabei, hanno svolto un ruolo fondamentale.
La guardia di finanza, con il comandante provinciale Italo Savarese, ha vigilato sul rispetto delle norme e dei regolamenti. Tutti insieme, hanno creato un clima di serenità e rispetto per questo momento importante.
I vertici dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria hanno accolto le autorità con calore e gratitudine. Il presidente fratel Gedovar Nazzari e l’amministratore delegato Claudio Cracco hanno espresso la loro soddisfazione per l’apertura dell’ospedale di comunità. Il direttore sanitario Fabrizio Nicolis e il direttore generale per la ricerca con delega all’università Mario Piccinini hanno condiviso la loro visione di un futuro migliore per la salute dei cittadini.
La benedizione dell’ospedale di comunità è stata impartita dal Superiore generale dell’Opera Don Calabria, padre Massimiliano Parrella. Un momento di spiritualità e riflessione, che ha sottolineato l’importanza di mettere al centro delle nostre azioni il benessere delle persone.
In questo luogo, dove la scienza e la fede si incontrano, si scrive una nuova pagina della storia della salute









