Il Misterioso Virus Arriva in Europa
Recentemente, l’Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, in provincia di Verona, ha diagnosticato il primo caso europeo di febbre Oropouche, una malattia trasmessa da insetti e finora limitata ai Caraibi e all’America Latina. Ma cosa significa questo per il Veneto e per l’Europa?
Cosa è la Febbre Oropouche?
Scoperto nel 1955, il virus Oropouche (OROV) è trasmesso dal Culicoides Paranensis, un vettore specifico non presente in Europa. Questa malattia virale è responsabile di oltre mezzo milione di casi nel Sud-America e si presenta con sintomi simili a quelli di altre febbri tropicali quali Dengue e Zika.
Sintomi da Non Ignorare
Dopo l’esposizione, i sintomi della febbre Oropouche possono includere febbre alta, mal di testa intenso, dolori muscolari e articolari, nausea e, in casi rari, complicazioni neurologiche come meningite. In circa il 60% dei casi, i sintomi possono riemergere in forme meno gravi dopo una fase acuta.
Primo Caso Europeo: Un Campanello d’Allarme
Identificato a Verona, il primo caso ha innescato una serie di studi per sviluppare test diagnostici e investigare la capacità di trasmissione del virus da parte di zanzare e moscerini locali. Gli esperti stanno valutando attentamente i rischi di una possibile trasmissione locale del virus.
Rischio di Trasmissione Locale: Bassa Probabilità
Gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità confermano che, nonostante la presenza di insetti della specie Culicoides in Italia, il vettore specifico del virus Oropouche è assente. Non sono note altre vie di trasmissione del virus e non sono stati segnalati casi autoctoni in Europa.
Cambiamenti Climatici: Un Fattore di Rischio Crescente
L’aumento degli spostamenti umani e i cambiamenti climatici potrebbero favorire la diffusione di virus un tempo confinati nelle regioni tropicali, aumentando il rischio che patogeni come il virus Oropouche possano diventare endemici anche in Europa.
Prevenzione e Diagnosi: Priorità Assoluta
La tempestività nella diagnosi e una sorveglianza costante sono essenziali per prevenire la diffusione di questa malattia. Le autorità sanitarie stanno intensificando gli sforzi di monitoraggio e disinfestazione per contenere qualsiasi potenziale focolaio.









